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mercoledì 29 settembre 2010

basilico-basilisco-basilea

Non so perché ma a me la parola "basilico" fa venire in mente il basilisco, un animale mitologico mezzo serpente,mezzo gallo e mezzo aquila, oppure un serpente velenosissimo, dipende dal bestiario a cui si fa riferimento. Lo incontrai per la prima volta durante un esame di "iconografia musicale" rappresentato su un capitello del coro di Cluny, se non ricordo male,il professor Lovato mi scuserà. "L'uomo si protegge dal basilisco con una terrina d'acqua". Eh già, perchè lo sguardo del basilisco è mortale e l'unico modo per sconfiggerlo è batterlo con la stessa arma, costringendolo a vedere il proprio sguardo attraverso una superficie riflettente. 
Da basilico a basilisco il mio volo pindarico si sposta verso la parola Basilea. E in effetti Wikipedia narra di come in passato si credesse che un basilisco fosse posto come guardiano alle porte della città svizzera. WOW! Se si volesse conferire un significato metaforico o allegorico a ogni fatto reale o narrazione che sentiamo io la interpreterei così: la città simbolo dell'arte contemporanea, delle più meravigliose fondazioni, della più importante fiera d'arte necessita di un guardiano, di un GATEKEEPER per dirla sociologicamente, affinchè non venga adulterata e corrotta, per non permettere ai malintenzionati di entrare e rendere immondi i principi che muovono artisti e mecenati. 
Prima che il lettore mi possa additare e accusare di semplificare eccessivamente la visione e il ragionamento gli rispondo che il post è mio e me lo gestisco io semplificando e piegando ogni seme alla mia visione. 
Forse è un basilisco ciò di cui c'è bisogno a Basilea, di una fiera in grado di uccidere con il proprio velenoso fiato, di stendere con la proria lingua velenosa, di impaurire i delinquenti che cercano di arraffare da un ricco e promettente bottino.
E forse in quella stessa città e in quello stesso ambiente ci sarebbe bisogno di basilico fresco ogni giorno, di foglioline verdi rinfrescanti e profumate, di piantine in vasetti di latta colorati sul balconi, di nuove energie, di freschezza, di natura e naturalità. 
Mi si permetta la voluta semplificazione.

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