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giovedì 11 novembre 2010

LEGGI CHE TI PASSA

Sono un feticista del libro. Scorrere le pagine, lasciare su di loro l'impronta delle mie dita e il segno impreciso della matita è una forma di conquista. Lo spazio, fisico e mentale, della pagina e del libro mi appartengono dal momento in cui li profano. Le parole compaiono identiche in tutte le copie dello stesso libro. In ciò che ne facciamo trovano le rispettive sfumature.


L'arrivo del Kindle, dell' IPad e di tutti gli e-book digitali  ha minato l'esistenza di uno degli ultimi spazi di privacy analogica (escludendo il peccato di Onan ed altri pruriginosi passatempi). Non riuscivo - e ancora fatico a farlo, lo ammetto - ad accettare l'ingerenza e la capillarità della rete tra le mie pagine. Guardando questo video però, non riesco a rimanere indifferente alle nuove potenzialità che la tecnologia ci offre.


e poi..non sempre sono così intelligenti le note che appuntiamo . Nei libri o su altri palinsesti

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