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mercoledì 2 marzo 2011

DON CHI?



La riproduzione casuale dell'i-pod mi propone questo capolavoro del maestro Francesco durante la mia pedalata giornaliera in cyclette: Don Chisciotte. Molto pericoloso. Lo stream of consciousness parte in modo altrettanto casuale. Mi viene subito in mente l'articolo letto qualche giorno prima di Guia Soncini all'interno della sua rubrica su D di Repubblica "Affacciati alla finestra amore mio" (http://dweb.repubblica.it/dweb/2011/02/19/attualita/attualita/178win730178.html. ) La Soncini nell'articolo descrive la bruciante attualità di Nostra Signora dell'ipocrisia, altra canzone del maestro Guccini. (Ecco il fil rouge del mio pensiero ).
Con la sua solita vena amara, sarcastica e graffiante, coronata da un sano snobbismo, quello praticato da chi se lo può permettere  (brava, brava, brava), conclude sottolineando la medesima età della canzone, riflessione poetica su una certa situazione politica e sociale, e di Ruby, prodotto di una certa situazione politica e sociale. Evito volentieri di scrivere che con il denaro guadagnato a notte da queste signorine si può tranquillamente pagare un intero anno di stipendi di un qualunque dipartimento di una grossa università italiana. 
Cosa c'entra? Mica è finanziata da chi frequenta le escort l'università italiana. 
Veramente questa questione meriterebbe un'approfondita indagine in  sede di discussione di tesi di dottorato. 
Evito di ricordarvi tutte le disgrazie, le delusioni, le povertà intellettuali - che tra l'altro non sono certo causate da Ruby!- e  vi cito ancora una volta il maestro Francesco perché sono fermamente convinta lamentandoci possiamo solo peggiorare.


   Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia, 



ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia; 
proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto 
d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto

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